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Accadde oggi: 12 luglio 1980 Rocky Mattioli battuto da Maurice Hope per il mondiale
Il 12 luglio 1980 Rocky Mattioli tentava sul ring londinese di prendersi la rivincita mondiale nei superwelter WBC contro Maurice Hope. C’era intorno a lui anche un giustificato ottimismo, visto il duro allenamento a cui era stato sottoposto l’italo-australiano. Ma quello che più confortava era proprio la precedente sconfitta al Teatro Ariston di Sanremo avvenuta al IX round per intervento arbitrale quando aveva combattuto fin dal primo round con una mano sola, infortunatasi in una caduta nel round iniziale. In quel match Mattioli fu stoico contro un avversario che aveva già messo in luce tutto il suo valore frantumando le ambizioni europee di Vito Antuofermo. La realtà londinese fu molto diversa dalle aspettative, perché il modo di combattere di Hope era l’anti Mattioli per eccellenza. Il nostro campione si trovò di fronte a difficoltà insolubili, non riusciva ad agganciare dalla corta distanza Hope, che invece stampava sul suo volto un insidioso sinistro che logorava le certezze del nostro con un tempismo incredibile, accompagnato da una velocità di gambe che lo metteva al riparo dalle reazioni. Il riuscire a colpire indietreggiando era un’arma in più a favore del pugile di colore di Antigua. Per contrapporsi ad un simile avversario avrebbe dovuto avere quella marcia in più che la dura carriera cominciava ad appannare. Fu un match che fece soffrire non solo Mattioli, ma anche i suoi numerosi estimatori. Qualcosa nell’ingranaggio di questa macchina di pugni si era inceppata, succede purtroppo quando scegli la via dello scontro fisico, spettacolare finchè si vuole, ma a lungo andar deleteria. Fu il noto arbitro Arthur Mercante a interrompere il match nell’ XI round, quando si accorse che Mattioli in pratica non riusciva ad “esorcizzare” quei diretti implacabili. Il match venne interrotto e Mattioli non protestò, aveva capito di essere arrivato al capolinea. Subito dopo il match annunciò il ritiro definitivo, che in pratica rese ufficiale nel 1982, dopo quattro successi prima del limite negli Stati Uniti.